
REI o reddito di cittadinanza? La domanda per reddito di inclusione potrà essere presentata entro la scadenza del 28 febbraio 2019 e sono in tanti a chiedersi se conviene il passaggio al RdC o meno. Tra le valutazioni vi sono i requisiti e gli obblighi previsti.
Sarà una vera e propria staffetta quella tra carta REI e reddito di cittadinanza. Per il reddito di inclusione si potrà fare domanda entro il 28 febbraio 2019 mentre per il RdC il tutto dovrebbe partire dal 6 marzo.
Per chi già percepisce il reddito di inclusione la domanda del momento è: conviene passare al reddito di cittadinanza o meno? Una valutazione complessiva è necessaria per capire cosa cambia in merito a requisiti ed obblighi.
A fornire alcune importanti indicazioni in merito è stato l’INPS, con un post pubblicato sulla pagina Facebook dedicata alle prestazioni sociali in favore delle famiglie.
Per i titolari di Carta REI il passaggio al reddito di cittadinanza non sarà automatico e anche chi già oggi percepisce il reddito di inclusione dovrà presentare obbligatoriamente domanda a partire dal 6 marzo.
Non ci sarà fretta, perché il REI verrà erogato fino alla data di naturale scadenza ed in base ai mesi di erogazione riconosciuti.
Quale delle due prestazioni conviene? Facciamo un confronto dei requisiti previsti e delle condizionalità delle due forme di sostegno alla povertà ad oggi vigenti.
REI o reddito di cittadinanza, quale conviene? Le valutazioni da fare entro il 28 febbraio
È fissata al 28 febbraio 2019 la scadenza per poter presentare domanda di REI e beneficiare del reddito di inclusione per le mensilità riconosciute dall’INPS.
Chi già oggi percepisce il beneficio e chi ne farà richiesta entro tale data continuerà a beneficiare dell’importo riconosciuto anche a seguito dell’entrata in vigore ufficiale del reddito di cittadinanza e fino alla naturale scadenza. Il passaggio al reddito di cittadinanza non sarà automatico e soprattutto non sarà immediato.
Le strade possibili sono due: continuare a percepire il REI o fare subito domanda per il reddito di cittadinanza, a partire dal 6 marzo 2019 così come previsto per la generalità dei contribuenti.
La domanda che i percettori del reddito di inclusione si pongono è se e a chi conviene passare al reddito di cittadinanza. Tra le due prestazioni sociali, ambedue finalizzate al contrasto alla povertà e all’inclusione lavorativa, vi sono notevoli differenze, a partire dai requisiti necessari e dagli obblighi previsti.
Requisiti per la carta REI, tra ISEE e obblighi
Per fare domanda di reddito di inclusione è necessario che il dichiarante e il proprio nucleo familiare non superi il limite di ISEE fissato a 6.000 euro, ma non solo.
È necessario essere cittadino italiano, o straniero in possesso di permesso di soggiorno UE di lungo periodo, e risiedere in Italia in via continuativa da almeno due anni.
Oltre all’ISEE, tra i parametri valutati per il riconoscimento della carta REI vi è l’ISRE, non superiore a 3.000 euro, nonché il valore del patrimonio immobiliare (non superiore a 20.000 euro) e del patrimonio mobiliare (non superiore a euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000).